Ultima modifica: 31 Ottobre 2016
I.I.S. MARIO RIGONI STERN BERGAMO > Funzioni Strumentali > Funzioni strumentali 2016-2017

Funzioni strumentali 2016-2017

Funzioni strumentali al POF

ALESSANDRA PANICHI

SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI

OBIETTIVI

  • Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie
  • Fornire informazioni circa il funzionamento e l’utilizzo degli strumenti informatici e dei software presenti nel nostro Istituto
  • Promuovere
  • Promuovere l’utilizzo delle piattaforme e-learning e delle GooglezaApp for Education come completamento della didattica in presenza
  • Amministrazione della piattaforma e-learning di Istituto
  • Ricercare e diffondere l’utilizzo di software free utile alla didattica
  • Promuovere l’utilizzo delle tecnologie informatiche come strumenti indispensabili per il lavoro dei docenti
  • Promuovere l’utilizzo delle competenze tecnologie informatiche da parte degli studenti come strumenti trasversali
  • Informatizzazione dei processi
  • Animazione digitale
  • Coordinamenti del Team Digitale
  • Gestione delle risorse informatiche e multimediali
  • Supporto tecnico alla ri-mediazione dei contenuti didattici
  • Archiviazione dei materiali multimediali prodotti

METODOLOGIA DI LAVORO, FASI DELL’ATTIVITÀ

Collaborare con commissioni, coordinatori e docenti per ricercare nuove modalità di lavoro sfruttando le possibilità offerte dalle Nuove Tecnologie in particolare i software offerti dalle Google App.

Organizzazione di corsi su tematiche di interesse comune.

Disponibilità di alcune ore/settimana (da definire in base all’orario definitivo) o su appuntamento.

Reperibilità via mail.

MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ SVOLTA

La valutazione sul lavoro svolto avverrà tramite l‘elaborazione dei questionari di soddisfazione redatti dai colleghi.

La relazione circa il lavoro svolto avverrà durante il Collegio Docenti di giugno.

INTERVENTI E SERVIZI PER GLI ALUNNI

PIERINO MOROSINI

OBIETTIVI

  • Rimotivare gli alunni nei confronti della scelta scolastica e/o lavorativa.
  • Proporre progetti per innescare un processo di cambiamento della qualità delle relazioni e dello stile comunicativo all’interno dell’Istituto, e in generale della gestione-prevenzione del conflitto e del disagio.
  • Consentire agli alunni di sviluppare una personalità equilibrata ed armonica, non incentrata solo all’attenzione dell’io, ma aperta all’accettazione dell’altro.
  • Conoscere la conflittualità in riferimento al rispetto delle regole.
  • Aiutare gli altri gratuitamente, disinteressatamente, spassionatamente, mettendo a disposizione le proprie conoscenze e abilità (anche se non perfette), nonché una parte del proprio tempo, attraverso il concetto di Volontariato. È una dimensione che anche all’interno della scuola deve essere riscoperta, riproposta, rivalutata per aiutare questi adolescenti-alunni ad abbandonare un personalismo ed egoismo le cui derive possono essere preoccupanti.
  • Aiutare gli alunni a comprendere come, a volte, la percezione soggettiva non è in grado di cogliere la gravità dei comportamenti per se stessi e per gli altri. Invitarli a riflettere seriamente su alcuni fattori di rischio che si possono presentare nel momento in cui vengono attivate determinate scelte e comportamenti. Quindi un lavoro di focalizzazione per incentivare le capacità di resistenza all’adozione di comportamenti a rischio. Offrire l’opportunità agli alunni della scuola nell’avere un contesto di ascolto e di confronto per la promozione del proprio benessere sia a livello relazionale che scolastico.

  METODOLOGIA DI LAVORO, FASI DELL’ATTIVITÀ

  • Focalizzare le situazioni di particolare difficoltà e supportare gli studenti in relazione a modalità di ripensamento (riorientamento), elaborando anche una mappatura delle motivazioni circa gli eventuali abbandoni (in collaborazione con le famiglie), collaborando con i coordinatori di commissione e di classe qualora ci siano richieste per affrontare situazioni di disagio da parte di qualche alunno.
  • Riflettere su alcuni comportamenti a rischio nella fase adolescenziale per aiutare i soggetti a costruire una personalità forte e serena.
  • Acquisire, per poi proporre quelle competenze sociali e relazionali che permettano ai ragazzi di affrontare in modo efficace le esigenze della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a se stessi, agli altri e alla comunità.
  • Le modalità e le attività saranno anche in parte basate su: ascolto attivo, comunicazione, assertività, empatia, risoluzione dei conflitti, ruoli, leadership e public speaking, coinvolgimento attivo dei ragazzi, giochi di gruppo, brainstorming, giochi di ruolo e simulazioni.
  • Attraverso un’azione di peer-education creare gruppi classe, dove le competenze e le abilità di alcuni possano essere messi disposizione di chi si trova in difficoltà per raggiungere gli obiettivi minimi all’interno di alcune discipline.
  • Rimanere in costante contatto con gli alunni nei momenti non strutturati, come al mattino prima dell’inizio delle ore di lezione, al termine delle stesse o al pomeriggio, soffermandomi con loro per costruire una relazione di fiducia che li aiuti a risolvere alcune problematiche che possono insorgere a livello scolastico o di relazione.
  • Le molteplici e diversificate metodologie di lavoro, nonché le varie fasi delle varie attività, sono declinate all’interno dei vari progetti attraverso la modulistica predisposta (moduli M06/P01).

 MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ SVOLTA

  • Relazioni al Collegio Docenti
  • Somministrazione questionari di gradimento
  • Illustrazione dati emersi dalle varie indagini
  • Monitoraggio delle varie attività svolte

Progetti

Progetto “Riorientamento”;

Progetto “Lacune ripianate con la peer-education”.

Progetto “Sportello d’ascolto”;

Progetto “Volontariato Centro Diurno Disabili”;

Progetto “Accoglienza classi prime”;

Progetto “Volontariato nell’ambito della protezione civile”;

Progetto “Conoscere per prevenire la ludopatia”;

Progetto ”Diventare donatori AVIS”

Progetto “Preveniamo il disagio”;

Progetto  “A teatro in carcere;

Progetto ”Solidarietà”;

Progetto ”Conosciamo il servizio civile”;

Progetto ”ALT, preveniamo le dipendenze”.




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