Ai docenti, agli alunni, al personale, ai genitori, agli assistenti educatori dell’IIS Mario Rigoni Stern
Auguri del Dirigente Scolastico
Ai docenti, agli alunni, al personale, ai genitori, agli assistenti educatori
dell’IIS Mario Rigoni Stern
La costruzione del tempo!
Tra i due edifici della scuola, conosciuti da tutti come palazzina ed ex mensa, vive la nostra Sofora del Giappone.
È splendida! Con quel suo portamento elegante, raffinato, signorile!
Se esistesse un’aristocrazia del mondo vegetale sarebbe ai vertici nobiliari.
A volte, nei giorni in cui la scuola è chiusa, la domenica o nei giorni festivi, vengo a trovarla, non solo lei, anche altri alberi a cui sono affezionato e che ho visto crescere in questi, quasi, nove anni da quando sono qui.
Nel silenzio la scuola è un posto completamente diverso e l’inusuale vuoto di vita che si respira la fa diventare un luogo che riecheggia misteri, ricordi, analogie, sensazioni nelle quali l’inespresso trova espressione.
Un luogo dell’anima!
Questa foto è della scorsa settimana.
Se la guardi da questa distanza sei pervaso dall’armonia: il verde uniforme della chioma che l’avvolge; i chiaro-scuri delle nuvole; gli intarsi di azzurro sopra le nuvole dipingono il respiro della tranquillità.
Quando la componente emotiva si nutre di sensazioni come questa appaga quella sete di infinito che caratterizza il tempo dell’essere umano.
Rispetto ad altri alberi presenti nella nostra scuola, la Sofora è, in qualche modo, speciale, perché ha un dentro e un fuori, proprio come gli esseri umani.
Una componente interiore nascosta e una componente esteriore evidente.
Nell’essere umano le due componenti possono coincidere o differire del tutto o assumere mille sfumature intermedie.
L’essere umano è bravissimo a sembrare ciò che non è o a essere ciò che non vuole apparire. Lo fa per vivere o per sopravvivere in una sorta di mimetismo esistenziale.
Francamente non so cosa sia meglio!
Probabilmente è meglio ciò che fa star bene!
La Sofora ha scelto di sembrare ciò che non è!
Sotto la sua armoniosa chioma esteriore le innumerevoli involuzioni che avviluppano il suo tronco e i suoi rami sembrano nodi annodati simili a sofferenze taciute o superate.
Crescere non è un evento indolore ma la somma della sconfitta delle sconfitte!
È come se la nostra Sofora avesse una corazza esterna e sotto una spada da guerriero samurai con la quale lotta e vince e costruisce, con tenacia, il suo tempo e il suo spazio.
Vuole apparire così per appagare negli altri la sete di infinito!
Vuole apparire così per infondere sicurezza agli altri.
Intanto intorno, poco distante “la nostra” ginkgo biloba ormai ha levato completamente la sua maschera ed è nuda!
Ha scelto di apparire così com’è, con le sue ferite, le sue menomazioni.
Sono sicuro, tuttavia, che è felice e continua a costruire il suo tempo.
Vi auguro che possiate star bene con voi stessi, sempre, sia che siate sofora sia che siate ginkgo, che possiate sconfiggere le vostre sconfitte e costruire con tenacia il vostro tempo.
Buon Natale!
Carmelo Scaffidi